di Antonella D’Avanzo
Caiazzo è un borgo
tra i più belli e conosciuti della provincia di Caserta, destinazione che
merita una visita. Le motivazioni sono tante: nelle caratteristiche stradine
del centro storico ci si imbatte in abitazioni con pregevoli portali
rinascimentali, chiese di straordinaria bellezza, piccole botteghe artigiane
che sembrano di altri tempi; nel punto più alto della collina emerge il
castello Castrum Cayacie, la più
antica sopravvivenza castrale normanna in Terra di Lavoro.
Qui, sono diverse le terrazze dove
ritrovare suggestivi scenari di quiete, ideali per i più romantici, è una
regola; in tutta l’area si
coltiva una varietà autoctona di olivo “tifata
calatia” detta anche caiazzana, nota per l’oliva gustosa molto apprezzata
nella gastronomia locale da cui si ricava un eccellente olio dalle ottime proprietà organolettiche,
dal carattere unico e irripetibile. Infatti, Caiazzo è Città dell’Olio facendo
parte dell’omonima Associazione Nazionale. A questo, si aggiunge il valore e il
merito di rientrare nel circolo delle città Slow, “città del buon
vivere”, un traguardo importante che premia l’impegno
delle amministrazioni che si sono succedute e dove il primo cittadino, Tommaso
Sgueglia, è coordinatore nazionale delle Cittaslow. Vivere
in una città Slow, significa darsi il tempo per costruire qualità in tutti i
settori del vivere civile, rallentare i ritmi e combattere i parossismi, per
accorgersi ancora e sempre dei sapori, dei colori, dei profumi della città e
del mondo.
Se oltre a tutto
ciò, si cerca un’altra motivazione per arrivare fin qui, basta sapere che dal
1931 esiste una delle prime osterie e dal 1961 anche pizzeria, dell’alto
casertano: l’Antica Osteria Pizzeria Pepe. Il locale dal 1961 situato in un
angolo di “Piazza Porta Vetere” la piazza
alberata appena subito dopo l’ingresso della cittadina, è segnalato tra le
migliori pizzerie della guida Osterie d’Italia Slow Food 2014, che da oltre vent’anni, racconta la ristorazione italiana di tradizione.
Un posto semplice
e familiare dove l’innata ospitalità dei proprietari, i fratelli Antonio e
Massimiliano Pepe, che continuano sulla scia dell’insegnamento paterno
mantenendone vivo il ricordo, lo rende caldo ed accogliente.
La pizza è quella
napoletana, impastata nella madia di legno a mano
con farina “00”, lievito madre, acqua e sale marino, molto leggera e digeribile
grazie ad una lunga maturazione. Nella loro
pizzeria gli attrezzi sono rimasti quelli di sempre, come le tavole di legno,
dove si stipano le pagnottelle e il forno è quello di papà Stefano: un forno con
la bocca più ampia e alta, che consente di cuocere anche le pizze dalla cottura
più lenta, come il calzone con la scarola riccia, un ripieno con la verdura
cruda che cuoce appena, grazie al vapore sotto la cupola.
Il
menù si compone di un’offerta tradizionale e di un’offerta di gusto, dove la pizza
non è solo leggerezza e digeribilità dell’impasto ma è anche ingredienti territoriali
di primissima qualità: il fiordilatte e la mozzarella di bufala campana dop del
Casolare; il pomodoro dell’Agro Sarnese Nocerino, il pomodoro del piennolo di
Casa Barone e i pomodorini di La Sbecciatrice; l’olio e.v.o biologico Mazzarella
e Koinè tonda del Matese, poi ancora l’oliva caiazzana, il suino nero razza
casertana, il conciato romano della
famiglia Lombardi presidio Slow Food e l’origano del Matese. Inoltre, troviamo
la linea completa delle birre artigianali e l’amaro al luppolo del birrificio
Karma.
Per chi ama i sapori di una
volta, questo è anche il posto giusto per assaggiare il pancotto con i broccoli
e i fagioli, la zuppa di soffritto e il baccalà fritto.
Il giorno
di chiusura è il lunedì.
Foto di
Antonella D’Avanzo
Antica Osteria Pizzeria Pepe
P.zza Porta Vetere,4
81013 Caiazzo Ce
tel. 0823 868401
www.anticapizzeriapepe.it