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sabato 18 maggio 2013

Caserta, 25 maggio. Slow Food Day con un duplice appuntamento.



Fonte: Slow Food Caserta
Il 25 maggio si svolgerà in tutta Italia lo Slow Food Day 2013 per Difendere il Cibo Buono Pulito e Giusto dei Produttori locali. Quest’anno il tema affrontato sarà La Riduzione degli Sprechi del Cibo. Secondo uno studio della  Commissione Europea, in Europa gli sprechi alimentari domestici ammonterebbero al 42%, circa 76 kg pro-capite (in Italia, 44 kg.). “Quando sprechiamo cibo, oltre a fare qualcosa di eticamente non accettabile, sprechiamo anche molto altro: il denaro che abbiamo speso per acquistare quel cibo; il tempo di chi ha lavorato per produrlo e il tempo che abbiamo lavorato per guadagnare i soldi con cui comprarlo; la terra, l'acqua e l'energia che sono state impiegate nella produzione, trasformazione e distribuzione”, spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia.
Troppo Cibo, infatti, si spreca nel sistema distributivo e, molto spesso e in quantità ingenti e difficilmente calcolabili, se gli agricoltori non raccolgono nemmeno la frutta e la verdura perché il prezzo di mercato è troppo basso. Ecco perché abbiamo dedicato a questo tema il nostro Slow Food Day 2013”, in programma il 25 maggio in circa 300 città italiane.
Anche a Caserta,  la Condotta locale del sodalizio della chiocciola, da appuntamento a soci e cittadini in un duplice evento: la mattina per conoscere da vicino la ricchezza e le criticità del Monte Tifata e visitare una delle antiche Masserie dei monti tifatini. Nel pomeriggio, con laboratori gratuiti e degustazioni con campagne di sensibilizzazione, dalle 18.30, presso il Cortile del Palazzo del Gusto in Via Cesare Battisti.
Nella mattinata, con il contributo di Alessandro Santulli e Cicloturismo Caserta, si potrà  partecipare alla Pedalata Rurale che partirà da Piazza Dante a Caserta alle ore 10.00 e che, in un percorso sviluppato in 25 km nel complesso, permetterà di conoscere le stradine interpoderali che collegano San Prisco a S.Angelo in Formis, lungo il Monte Tifata, alla scoperta delle sue potenzialità e delle sue criticità, per giungere, dopo aver sostato alla Basilica Benedettina,  alla Masseria La Badessa, antica Masseria fortificata del 500' che custodisce anche un Hortus Conclusus,  dove si visiteranno numerose colture protagoniste anche della comunità del cibo dei Monti Tifatini, in modo particolare la Ciliegia, e prendere parte ad una ricca Colazione del Contadino (La pedalata è adatta a tutti con bici in buono stato e copertoni adatti a percorrere piccoli tratti di sterrato, il percorso è quasi esclusivamente pianeggiante, con qualche saliscendi, l’andatura sarà prettamente cicloturistica). L’appuntamento,  per chi vuole effettuare, senza bici, la visita all’azienda e fare la colazione, è, invece,  alle 11.30 in via L.Baia, nel piazzale di ingresso della Basilica Benedettina, da li ci si sposterà verso la Masseria.
Per la  Pedalata  Rurale Info prenotazioni Alessandro Santulli 3925322408 alessandrosantulli@gmail.com o cicloturismocaserta@gmail.com 
Per Visita in Masseria arrivando in auto slowfoodcaserta@gmail.com

Nel Pomeriggio, nel cortile del palazzo del Palazzo del Gusto in Via C.Battisti a Caserta, dalle 18.30  si svolgerà l'incontro con i produttori e dibattito intorno al tema “Il mercato locale dei prodotti agricoli”, con l’esposizione del Mercatino dei prodotti della “Comunità del cibo dei Monti Tifatini”.
Laboratori del gusto gratuiti:
l’olio extra vergine delle aziende “La Pianurella” di Sant’Angelo in Formis e “Cenname” di Vitulazio; Il miele, I vini a base delle uve Pallagrello e Casavecchia dell’azienda “La Masserie” di Bellona.
Esempi di riutilizzo del pane utilizzando vecchie ricette contadine delle campagne (a cura della Food Blogger Antonietta Golino), Friggitoria conviviale, anche in chiave di riduzione degli sprechi in cucina e degustazione prodotti della “Comunità del cibo” ( Ticket € 5) .


mercoledì 21 novembre 2012

Dalle capre: il Caso Conciato e i caprini di Carmine Bonacci






Carmine Bonacci mentre lavora il suo Caso Conciato - foto Antonella D'Avanzo
di Antonella D’Avanzo
Spinta dalla voglia di raccontarvi una bella storia, di quelle appassionanti e vere, che portano un’ondata di freschezza e lasciano il segno, fino a colpire l’intimità toccando le corde delle emozioni, sono partita alla ricerca di un giovanissimo pastore, Carmine Bonacci, segni particolari: sorriso, dolcezza e intrapendenza!
Un ragazzo con la faccia pulita e con gli occhi che arrivano in fondo a chi gli parla, colpisce, perché è l’immagine dei suoi prodotti, del suo modo di vivere, della sua terra; incarna il modello del pastore del terzo millennio e preferisce storie vere ai lustrini. Un ventenne di poche parole e tanta voglia di lavorare, imparare, migliorarsi, gentilissimo e di grande generosità, schivo e laborioso, ma soprattutto perché rappresenta un esempio da ammirare. Oggi è davvero difficile incontrare ragazzi che si avvicinano ai lavori antichi e faticosi, specie se poi si parte con poche risorse.

I FORMAGGI CAPRINI DI CARMINE
Foto Antonella D'Avanzo



Foto Antonella D'Avanzo

Carmine ci racconta che inizialmente, dopo aver conseguito il diploma di perito agrario, la caseificazione del latte non rientrava tra i suoi obiettivi, la sua passione riguardava l’allevamento zootecnico, non solo caprino ed ovino, ma anche bovino – animali da reddito; ha iniziato ad intraprendere l’attività di casaro, frequentando diversi stage presso caseifici dell’Alto Casertano e del Molise, momenti che hanno rappresentato la svolta della sua attività professionale;

Il Caso Conciato in lavorazione - foto Antonella D'Avanzo

dal 2011 nasce la sua azienda agricola ubicata a Giano Vetusto ai piedi del Monte Caligola, luogo di quiete assoluta e pace dell’anima  in cui si respirano odori campestri che sanno di antico. Qui, va al pascolo con le sue capre e le sue pecore tra gli uliveti in un’aria incontaminata, dove, gli animali scorrazzano nella natura liberi di pascolare. Non avendo ancora un laboratorio personale, trasforma il suo latte presso un caseificio a “Bollino Ce” in Molise. Segue personalmente ogni dettaglio, dal pascolo fino all’affinamento dei formaggi ed è attentissimo agli aspetti scientifici del suo lavoro cercando di conciliarli il più possibile con la tradizione.


Foto Antonella D'Avanzo


Nel parlare dei suoi formaggi vince ogni residuo di timidezza e tira fuori tutta la sua passione di artigiano del formaggio e ci spiega “su questi Monti, i Trebulani, detti Colli Caprensi, l’allevamento caprino si pratica da sempre ed io ho imparato chiedendo consigli ai pastori della zona”.
Carmine produce formaggi caprini, ovini e misti ed ha avviato un processo di sperimentazione sulle tecniche di coagulazione, stagionatura, conciatura e conservazione del Caso Conciato, prodotto, esclusivamente, con latte crudo di capra nei mesi di agosto e settembre e nel restante periodo dell’anno anche con una percentuale non superiore al 25% di latte ovino.



Il Caso Conciato di capra e misto ovi-caprino - foto Antonella D'Avanzo



l suo Caso Conciato riproposto nella sua versione più antica è un prodotto invecchiato e maturato, che acquisisce un particolare sapore con l’intervento dei fattori esterni legati agli ambienti di affinamento e al tipo di conciatura, aceto di vino bianco locale e olio extra vergine d’oliva varietà Corniola, elementi caratterizzanti che conferiscono a questo formaggio livelli di complessità al palato senza eguali. È un prodotto, dove la maturazione avviene in anfore di terracotta per periodi che vanno da 6 a 12 mesi; sulla crosta presenta una patina dall’aspetto cremoso dovuto alla concia ed alla formazione di particolari muffe. Al taglio, risulta friabile nella prima fase di stagionatura e acquista maggiore cremosità nel tempo, al gusto presenta sensazioni alcoliche e di frutta matura al naso; può arrivare a una piccantezza molto pronunciata già nella prima fase di stagionatura, caratteristica predominante nei formaggi caprini.
In questa attività, incoraggiato da Slow Food, ha di recente aderito con la sua azienda al Presidio del Conciato Romano.



foto Antonella D'Avanzo

 Incontrando Carmine ho ampliato il mio orizzonte del gusto, i suoi delicati caprini, li definirei molto interessanti, si presentano leggeri, raffinati e al gusto, terribilmente intriganti.

Il suo sogno? Riuscire ad avere al più presto un caseificio tutto suo, dove poter produrre i suoi formaggi.

Info e Contatti:
-       Azienda Agricola Bonacci
di Carmine Bonacci
Via Curti, 5/A – Giano Vetusto – Caserta
Tel. 327 3358473

-       Presidio Slow Food

lunedì 12 novembre 2012

Caserta, 16 e 17 Novembre. I vini La Masserìe a nozze con le caldarroste, al Gran Caffè Margherita.










Di Antonella D’Avanzo
Nella splendida cornice dello storico e rinnovato Gran Caffè Margherita, in Piazza Dante nel cuore di Caserta, nelle serate di venerdì 16 e sabato 17, saranno protagonisti i vini Pallagrello e Casavecchia della Cantina La Masserìe accompagnati da calde e gustose caldarroste preparate da un autentico e tradizionale castagnaro, che con il suo carretto, riscalderà ed allieterà l’atmosfera. Vino e castagne: un caldo ed antico connubio rivissuto in chiave moderna.



Gran Caffè Margherita, Caserta. Foto - Antonella D'Avanzo

La Cantina La Masserìe di Giuseppe Carusone e Michele Vigliotti, professionisti del vino con una radicata conoscenza della storia delle loro uve e dei loro vini, è ubicata in località Masseria Vecchia nel comune di Bellona, territorio di particolare fascino paesaggistico con colline dove la presenza di ulivi e vigne, ne caratterizzano la bellezza e dove uomo e ambiente vivono in un naturale equilibrio. Una piccola realtà che nasce con l’obiettivo di valorizzare la qualità dei vitigni autoctoni di Pallagrello e Casavecchia.
Produrre i vini Pallagrello e Casavecchia, intensi ed accattivanti, di origini lontane e dal profumo e dal sapore che inebriano il cuore, è un atto di fede che rappresenta un omaggio agli antichi abitanti di Terra di Lavoro, dai quali, arrivano le competenze e l’amore necessari alla coltivazione di questi vitigni, un patrimonio autoctono, da promuovere e valorizzare, che hanno contribuito a scrivere la storia di questa terra.



Foto - Cantina La Masserìe, Bellona Ce.

Tra la gamma dei vini della cantina di Michele e Giuseppe, saranno protagonisti di questi due appuntamenti dei rossi affinati in barrique di rovere francese. Ad aprire la serata di venerdì e a condurci in un fascinoso viaggio enologico tra sensi e tradizione, sarà Sensus, vino ottenuto da uve Pallagrello nero provenienti dai Monti Caiatini di Castel Campagnano, con un colore intenso rubino e sentori di aromi di frutta che persistono al contatto col palato con un finale di vaniglia. È un vino strutturato, fresco e di ottima persistenza.


Foto - Cantina La Masserìe, Bellona Ce.

A seguire, chiudendo la serata di sabato tra suggestioni ed emozioni, sarà Oblivium, vino ottenuto da uve Casavecchia provenienti da un vigneto di 30 anni allevato nel comune di Pontelatone. È un vino dal colore rosso rubino tendente al porpora, con sentori di mora, ciliegia, frutti di bosco e note speziate, con un’autorevole struttura al palato.
Questi meravigliosi vini, compagni di tavola, di festa, di chiacchiera e di amori, rappresentano ed identificano il nostro territorio dal punto di vista enologico e, all’assaggio, fanno sentire un’ebbrezza così forte che assale.




Foto - Cantina La Masserìe, Bellona Ce.

Le degustazioni dei vini La Masserìe insieme alle castagne di Roccamonfina, altro prodotto nostrano di particolar pregio, gusto e qualità, rappresenta un piacevole gioco di sapori, colori, profumi e sensazioni che ci portano alla riscoperta della nostra terra e delle antiche tradizioni, avvicinando anche le nuove generazioni alla magica cultura del vino che rappresenta la nostra memoria da non perdere.

Indirizzi ed Info:
- Azienda Vitivinicola La Masserìe
  Tel/fax 0823 965394
- Sede Legale:
  via F.Turati, 5
  810141 Bellona Ce
- Vigneti e Cantina:
  Località Masseria Vecchia Bellona Ce
  e-mail: info@lamasserie.it

- Gran Caffè Margherita
  Piazza Dante, 1
  81100 Caserta
  tel. 0823 354230
  barmargherita@gmail.com